All’ombra dell’ulivo mi domando
«Cos’è il colore?»
Una percezione visiva generata dai segnali nervosi che interagiscono con la retina e il cervello
indica il vocabolario, ma per me? Mi guardo intorno e mi accorgo che il mondo ne è pieno. Lo osserviamo ormai da così tanto tempo che a volte non ci facciamo più caso.
Io osservo con molto candore tutto questo ma ho difficoltà a indicare un colore con il suo nome.
Io e i colori
Il mio rapporto con i nomi dei colori è molto particolare. Invidio chi conosce bene il nome di ognuno di essi, magari imparato dal retro del vocabolario Zanichelli o dalle matite Giotto. Riconosco il blu, rosso, bianco, giallo, beige, verde, marrone, nero, grigio, viola, indaco, azzurro e celeste, pavone, rosa, fucsia, magenta, salmone, verdeacqua.
Il resto si distingue per me in più chiaro, più scuro, pallido e acceso, o aiutandomi con le desinenze
-ino -one davanti ai nomi che conosco. “ah!La mia pigrizia…”.
Ma quello che mi affascina di più è il significato simbolico che ogni colore può rappresentare.
Il piccolo libro dei colori
Sarà stato per questa mia curiosità che ho ben accolto il suggerimento della lettura de
“Il piccolo libro dei Colori” di Michel Pastoureau.
Michel Pastoureau è un antropologo e storico francese, specialista mondiale dei colori e dei loro significati simbolici.
Lettura piacevole e scorrevole è un’ intervista in cui Pastoureau ci guida, con aneddoti e curiosità, nella ricerca dei significati, le implicazioni ed gli usi dei colori.
In ogni capitolo viene analizzato un colore diverso mostrando l’evoluzione culturale e storica che esso ha subito nel tempo.
Si parte dal colore blu, definendolo il colore gattamorta, giungendo alle mezze tinte, il rosa confetto e l’arancione.
Viene evidenziata la dualità che accompagna i colori (ad esempio il rosso nel medioevo era utilizzato dalle spose e dalle prostitute) mostrandone in questo modo la loro qualità: essi non si lasciano facilmente imprigionare in categorie.
Azzurra: ehi ho un nome di un colore!!
La lettura di questo saggio mi è servita a cercare nei colori un nuovo significato d’espressione e ad interrogarmi sul mio nome, curiosa è l’origine di Azzurra.
Nata nel 1986 il mio nome non deriva dalla famosa imbarcazione italiana che partecipò alla Coppa America, ma dalla figlia di Sandra Milo!! Ebbene sì, mia madre mentre era in attesa ascoltò il nome in un’intervista e ne rimase colpita.
Il colore è vita
I colori sono presenti in ogni campo ed hanno significati diversi.
Basti pensare alla filosofia orientale, ogni chakra corrisponde ad un colore dell’arcobaleno;all’arte come spiega Kandinskij, in stretta relazione con la dimensione spirituale .
Il colore è un mezzo di esercitare sull’anima un’influenza diretta. Il colore è un tasto, l’occhio, il martello che lo colpisce, l’anima lo strumento dalle mille corde.
Ogni colore è una vibrazione energetica e può influire sul nostro corpo fisico, mentale ed emozionale in base al contesto in cui è inserito, anche quello politico (il rosso- bandiera della rivoluzione ; il blu – Unione Europea).
Ognuno di noi ha un colore che preferisce ad altri o che lo ha identificato in determinati momenti della vita.
Il mio nome stesso identifica una parte di me ma io, come i colori, sfuggo dall’essere imprigionata in categorie.